Chi non ha in casa almeno una bottiglia di vino, bianco o rosso, che aspetta solo di essere aperta per un'occasione speciale? Se non custodita correttamente, però, o una volta aperta, si corre il rischio che il gusto non sia stato preservato. Perché in realtà quello che spesso non si sa è che la conservazione è una fase fondamentale nel ciclo produttivo e vitale di una bottiglia di vino, che permette di mantenerne intatte le caratteristiche organolettiche nel corso del tempo. Come conservare dunque il vino? Di quali accorgimenti bisogna tenere conto quando riponiamo le nostre bottiglie?
Ecco i nostri consigli per offrire un vino sempre buono e fresco ai propri ospiti ed evitare brutte sorprese!
Come conservare il vino
Il vino è un prodotto vivo: quando entra in bottiglia, la sua vita è agli inizi. Come sappiamo, infatti, evolve nel tempo, migliorando (o peggiorando) le sue qualità. Il vino, quindi, “invecchia": durante il periodo di affinamento in bottiglia tutte le componenti del vino – colore, sapore, profumo – si armonizzano tra loro e ne esaltano il gusto. Ecco perché è fondamentale accompagnare nel giusto modo la maturazione delle proprie bottiglie, tenendo conto di alcuni accorgimenti precisi per una corretta conservazione. Vediamo quali!
Temperatura
La temperatura dell'ambiente in cui le nostre bottiglie sono conservate è il primo elemento da tenere in considerazione: deve essere costante e bisogna evitare dannosi sbalzi termici. Non deve essere né troppo alta né troppo bassa, in quanto un eccesso di calore può accelerare la maturazione in maniera incontrollata e fare evaporare l'alcol presente, mentre una temperatura troppo bassa può provocare la precipitazione dei vari componenti del vino, aumentando i sedimenti sul fondo e bloccandone l'evoluzione.
Per quanto riguarda il vino, quindi, la temperatura di conservazione adeguata si aggira tra i 12 e i 15 °C, tenendo però bene a mente una regola: mai al di sotto dei 10 gradi, mai al di sopra dei 18.
Luce
Altra regola importantissima è: mai esporre il vino alla luce diretta. In particolar modo, la luce solare innesca reazioni chimiche che ne facilitano l'ossidazione e danneggiano il vino. Ecco perché le vostre etichette preferite andrebbero conservate in un luogo il più possibile buio, al riparo da fonti dirette di luce.
Posizione della bottiglia
Quanto è bella una parete con tutte le bottiglie in ordine, una dietro l'altra, con le etichette pregiate ben in vista, appoggiate sugli scaffali? Moltissimo, ma è bene sapere che in realtà le bottiglie andrebbero conservate in orizzontale e non in verticale, precisamente con un'inclinazione di 5°. Questo per due ragioni: l'inclinazione fa sì che i sedimenti si depositino sul fondo e che il tappo – tendenzialmente di sughero – rimanga umido impedendo di seccarsi e quindi di far entrare più facilmente l'ossigeno che potrebbe deteriorarne il contenuto.
Umidità
Gli eccessi non fanno mai bene, anche per quanto riguarda l'umidità. Evitate di conservare le bottiglie in ambienti troppo secchi o umidi: il giusto livello di umidità è compreso tra il 65% e l'80%. Questo perché è importante mantenere il tappo umido ed elastico, così da impedire l'evaporazione e, al tempo stesso, infiltrazioni d'aria e creazioni di muffe all'interno della bottiglia.
Ambiente areato e lontano da odori troppo forti
Abbiamo parlato di temperatura, luce e umidità, ma anche la ventilazione gioca un ruolo importante nella fasi di affinamento in bottiglia. Purtroppo, il vetro non basta a garantire una perfetta impermeabilità dagli odori, che il vino quindi tende ad assorbire. Sarebbe bene non conservare il vino in cucina, oppure in altri luoghi in cui possono essere presenti odori forti come detergenti, prodotti chimici o vernici. Una piccola ventilazione, inoltre, riduce la possibilità che si formino muffe all'interno della bottiglia e che il vino assorba sgradevoli odori che ne alterino il naturale profumo.
Tempo di conservazione
Abbiamo visto il “come" dovrebbe essere conservato il vino, ma non abbiamo ancora parlato del “quanto". Per quanto tempo può essere conservata una bottiglia? Come abbiamo detto, ogni vino segue un vero e proprio ciclo vitale, e questo vale anche per il consumo. Dipende quindi dalla tipologia di prodotto. In generale, è possibile dire che i vini rossi, grazie all'elevato tenore in polifenoli, hanno più capacità di invecchiare rispetto ai bianchi. Ad esempio, a parità di annata, un bianco verrà consumato prima di un rosso, mentre come sappiamo alcuni rossi – come un Nobile di Montepulciano o un Montefalco Sagrantino – possono essere molto longevi e, anzi, nel corso del tempo acquisiscono note e sfumature di profumi e sapori ancora più ricchi.
Voi seguite già questi accorgimenti per conservare le vostre bottiglie preferite?