Incantati borghi arroccati su colline, con casette in stile medievale e viuzze lastricate, paesaggi sospesi nel tempo e capolavori artistici ovunque si poggi lo sguardo. L'Umbria è una regione affascinante, ricchissima di storia e di luoghi di interesse culturale, in cui vasti spazi naturali di grande bellezza sono impreziositi da paesini circondati da mura centenarie, per cui merita senz'altro più di una visita. Se dovessimo eleggere una stagione d'eccellenza, forse quella autunnale vincerebbe a mani basse, grazie allo spettacolo offerto dalla variazione del foliage. Perché l'Umbria in autunno prende vita e si ammanta di una luce sfavillante, e i colori delle colline si accendono.
È in questo periodo, infatti, che passeggiando o sfrecciando con la macchina lungo le strade che costeggiano i campi, i boschi danno il meglio di sé e i vitigni si tingono di giallo, arancio fino a un magnifico porpora, regalando una vista che difficilmente sarà dimenticata. Nel cuore dell'Umbria, in particolare attorno a Montefalco, poco lontano da Assisi, Todi e Spoleto, si nasconde un tesoro prezioso, che si “svela" proprio nei mesi autunnali, legati alla vendemmia… Questa zona infatti è famosa per essere terra di produzione del vino Montefalco Sagrantino Docg, pregiato vitigno autoctono con una colorazione inconfondibile.
Cartina e macchina fotografica: oggi vi portiamo alla scoperta del territorio umbro e dei suoi sapori durante la stagione più suggestiva dell'anno, perché le cose da cui lasciarsi incantare sono tantissime…
Foliage, la nuova frontiera del turismo slow
Vi sarà senz'altro capitato di sentire o leggere questa parola, foliage, termine che deriva dall'inglese – e non dal francese come si pensa – e letteralmente significa “fogliame". Nella lingua originale, per indicare le foglie che cambiano la livrea, si parla in realtà di autumn/fall foliage, mentre in italiano ormai l'aggettivo “autunnale" viene spesso omesso, sottintendendo quindi alla sola parola foliage “il mutamento autunnale del colore delle foglie degli alberi dal verde al giallo e alle diverse gradazioni del rosso". Negli ultimi anni, tuttavia, questa espressione serve a spiegare un fenomeno molto più ampio, ossia quello di un vero e proprio movimento turistico all'insegna della lenta scoperta dei colori dell'autunno. Famoso soprattutto in alcune zone degli Stati Uniti, del Canada e del Giappone, si sta diffondendo anche in Europa, e sono sempre di più i turisti che si addentrano tra i boschi che diventano così enormi musei a cielo aperto. Lentezza e valorizzazione della natura e dei colori del fogliame sono le parole d'ordine del turismo del foliage, che permette di scoprire un territorio in maniera inedita.
Sagrantino, il vitigno più famoso dell'Umbria dalla tonalità inconfondibile
Non serve andare fino in Canada o in Giappone per lasciarsi incantare dal foliage autunnale e dai suoi mutamenti cromatici. Per chi volesse fotografare questo suggestivo fenomeno sarà felice di sapere che anche l'Italia non è da meno in fatto di “effetto wow", non solo permettendo di avventurarsi tra boschi centenari ma anche tra le campagne del nostro territorio. L'Umbria, in particolare, offre uno spettacolo che è difficile descrivere a parole. Tra ottobre e novembre, infatti, le colline intorno a Montefalco, Bevagna, Gualdo Cattaneo e Giano dell'Umbria si “incendiano", perché è in queste zone che cresce il Sagrantino, il vitigno autoctono che ha reso celebre questa regione non solo nella Penisola ma in tutto il mondo.
Si tratta di un territorio molto piccolo, con terreni che degradano dolcemente lungo i profili collinari con altitudini dai 220 m. fino ai 472 m dei rilievi più elevati, e con un clima piuttosto mite. Questi fattori, insieme alla cura dei vignaioli umbri, permettono alle uve di maturare lentamente. Il risultato? Un rosso intenso, il Montefalco Sagrantino, che rispecchia pienamente i colori unici che i filari dei vigneti assumono dopo la vendemmia, che vanno da un caldo arancione a un prezioso porpora, protagonista di innumerevoli racconti e fotografie. Inoltre, come anticipato, a differenza della maggior parte degli altri vitigni, quest'uva ha una maturazione più lenta: ecco perché, se si visitano le campagne e le cantine di Montefalco e dintorni a ottobre, si può ancora assistere alla vendemmia, godendo dei suoi profumi.
Umbria in autunno: cosa vedere tra vigneti, borghi ed eccellenze gastronomiche
Se non avete mai preso in considerazione una gita in Umbria in autunno, è il momento di programmarla. E perché non partire proprio da Montefalco, uno dei borghi più belli della regione? Oltre allo spettacolo della colorazione dei vigneti di Sagrantino tra ottobre e novembre, questa zona offre un patrimonio culturale, artistico e, ovviamente, enogastronomico ricchissimo. Partire da Montefalco, perdendosi tra le sue vie e mura fortificate, per poi proseguire magari fino ad Assisi e Perugia, capoluogo della regione, nonché antichissima cittadina universitaria e scrigno di tesori artistici, potrebbe essere un ottimo itinerario per un weekend diverso dal solito.
Ovviamente, non facendosi mancare una sosta per assaggiare i sapori decisi della cucina umbra e innaffiando il tutto con una bottiglia di Montefalco Sagrantino DOCG. La tappa perfetta per scoprire la zona del Sagrantino, che è una delle aree paesaggisticamente più affascinanti della regione, è Còlpetrone. Si tratta di una delle più importanti realtà produttive del comprensorio della DOCG di Montefalco e che vi permetterà, una volta tornati da una passeggiata tra le strade lastricate dell'omonimo borgo, o anche da Spoleto e Orvieto per chi vuole spingersi un po' più in là, di partecipare a una degustazione di più annate di Sagrantino, come il Sagrantino Memoira, che da poco si è rinnovato grazie a una preziosa veste grafica con i toni dell'oro e di un nuovo naming per valorizzare al meglio le caratteristiche che contraddistinguono questa eccellenza.
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