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Nasce il Sagrantino Memoira: un nuovo nome per il Montefalco Sagrantino Còlpetrone

  • 10/09/2021

​Si scrive Memoira, si legge Montefalco Sagrantino di Còlpetrone: nuovo nome, stesso prodotto di qualità. Per l'annata 2013 di uno dei suoi rossi di punta, Tenute del Cerro ha dato vita a un nuovo percorso identitario che, a partire dal naming, disegna una nuova dimensione esperienziale.

Se assaporare un vino significa attivare molteplici percorsi cognitivi, il nome “Memoira" ne racchiude in una parola non solo sapore e profumo, ma anche l'universo di valori che ruotano attorno alla sua storia e alle tradizioni a cui è legato.

In quest'ottica la scelta del nuovo nome per il pregiato Montefalco Sagrantino DOCG mira ad accrescere la riconoscibilità del vino e delle sue caratteristiche attraverso la capacità evocativa della parola “Memoira".

Il risultato è un percorso che intreccia la dimensione sensoriale, il rapporto con il passato e la proiezione verso il futuro. Un restyling che ha riguardato anche la veste grafica, in particolare grazie al nuovo labelling che ha impreziosito la bottiglia con i toni dell'oro conservando la bordatura nera che fa risaltare sfondo e carattere.

 

Sagrantino Memoira: il percorso sensoriale 

Il nuovo nome è frutto di un lavoro che ha valorizzato le caratteristiche che contraddistinguono il prodotto attraverso concetti chiave come profondità, evoluzione, memoria, armonia, scoperta e struttura. A un livello successivo il processo di naming ha raccolto i valori legati alla fruizione del vino e al territorio in cui nasce.

Il punto di approdo di questa esperienza sensoriale e identitaria è una parola che a livello semantico tiene insieme il concetto di Terroir, che indica il rapporto tra vino e territorio di produzione, con i temi che ruotano attorno alla “memoria del vino" e al valore del Sagrantino in quanto “vino da meditazione".

 

Un nome, tre lingue, un'identità unica 

Giocando su un duplice percorso di alterazione e combinazione, il nome Memoira tiene insieme l'italiano “Memoria", il greco Moira" e il francese Mémoire". L'uso della particella “me" iniziale crea subito un coinvolgimento diretto attraverso la prima persona singolare, un processo di immedesimazione identitaria che interessa i clienti di lingua italiana, ma non solo: le tre sillabe che compongono la parola “Memoira" risultano facili da pronunciare nelle lingue occidentali più diffuse.

Il nuovo nome rappresenta un vero e proprio punto di innesto tra le dinamiche fonetiche che richiamano l'imprinting sensoriale e le tre linee semantiche che convergono verso l'idea di “memoria del vino": è qui che il legame che unisce il Sagrantino alla storia del territorio incontra i processi mentali legati al passato (Mémoire), alla sfera intima della persona (Me) e al futuro evocato dalla parola Moira, che in greco significa destino.

 

Una rinnovata bellezza che accresce il valore esperienziale della degustazione di questo vino speciale, per un percorso autentico e di grande qualità.