E' testimone di una storia produttiva antica e ha compiuto un lungo viaggio che dalle terre greche è giunto fino a noi: parliamo del Grechetto, un vitigno bianco dal nome fortemente evocativo. Questa varietà, non a caso, è parte di quella famiglia di vitigni impiegati sin dal Medioevo per produrre vini simili per caratteristiche a quelli tipici del Mediterraneo orientale o della Magna Grecia. Oggi simbolo dei bianchi del Centro Italia, il Grechetto è anche un vino sinonimo di Umbria ed è il cuore pulsante di accostamenti enogastronomici morbidi ed eleganti. Quali sono le caratteristiche principali di questo vino e del vitigno che ne è alla base? Scopriamolo insieme in questa panoramica che ci porterà a Còlpetrone, l'azienda di Tenute del Cerro immersa tra le colline umbre.
Uve Grechetto: il vitigno delle terre umbre
Sebbene sia un vitigno diffuso un pò in tutte le regioni del Centro Italia, il Grechetto caratterizza le produzioni localizzate sul territorio umbro: qui questa varietà è considerata autoctona e rappresenta la nota distintiva di un grande vino bianco locale che prende lo stesso nome del vitigno.
In termini strettamente ampelografici, le uve Grechetto sono caratterizzate da un grappolo medio-corto in cui la distribuzione di foglie e acini segue una forma piramidale abbastanza compatta con due piccole ali alle estremità. Gli acini non risultano particolarmente grandi, sono ovoidali e ricoperti di una buccia corposa di colore giallo - verde. Le uve di questa qualità maturano solitamente nella seconda metà di settembre.
La famiglia dei Grechetti
Quello che definiamo genericamente Grechetto è un vitigno che si suddivide in due ulteriori sotto-varietà: il Grechetto di Todi e il Grechetto di Orvieto: i due cloni saranno ufficialmente considerati due vitigni diversi quando il Registro Nazionale delle Varietà di Vite ne accetterà la richiesta di iscrizione come due qualità distinte e separate. In ogni caso quando si parla genericamente di Grechetto, ci si riferisce a quello di Orvieto. Quello di Todi, invece, è noto anche come Grechetto Gentile.
La differenza più evidente tra le due tipologie è legata alla resa: quella della varietà di Orvieto è maggiore per via del grappolo più pesante. Un altro elemento chiave che la distingue dal Grechetto Gentile è la struttura: il grappolo è meno compatto, ma vanta acini più consistenti, caratteristica che rende questo clone meno esposto agli attacchi fungini (responsabili di possibili marciumi) e dunque particolarmente adatto alle lavorazioni tipiche di vini da dessert, come i vendemmia tardiva e i passiti.
Vino Grechetto: le caratteristiche e i migliori abbinamenti a tavola
Caratterizzato da un colore giallo paglierino intenso con inconfondibili riflessi verdognoli, il vino Grechetto è apprezzato per la sua buona struttura e per il profilo aromatico che esprime: se vinificato in purezza, infatti, presenta particolari aromi di mela, pera, nocciola e frutta tropicale accompagnati da sentori floreali di biancospino, ginestra, camomilla e acacia.
Al gusto questo vino si presenta alcolico, secco, con acidità e struttura moderate. Il Grechetto è particolarmente indicato per la vinificazione in legno: in questo caso si riduce la percezione di acidità, mentre si accentuano le note morbide e gli aromi vanigliati e tostati. E' impiegato, inoltre, in assemblaggio con altre uve, come ad esempio le Chardonnay.
Perfetto per gli abbinamenti ai piatti di pesce, in particolare con le zuppe e il baccalà, il Grechetto lega perfettamente anche con le carni bianche e con i formaggi morbidi e di media stagionatura.
Alla scoperta del Grechetto di Còlpetrone
Assaporare un vino significa entrare in contatto con la sua zona di produzione, gli amanti dell'enoturismo lo sanno bene: l'esperienza non è completa senza una full immersion in cantina. Il luogo migliore per incontrare il Grechetto è la Tenuta di Còlpetrone: siamo nel cuore dell'Umbria, in località Montefalco, quartier generale dell'omonima produzione DOCG, che si sviluppa lungo il profilo delle colline umbre, nella porzione di territorio compresa tra i comuni di Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano Dell'Umbria. Chi arriva in tenuta ha la possibilità di apprezzare il Grechetto Umbria IGT in abbinamento con salumi e formaggi della ricca enogastronomia locale.
Seguendo i percorsi del Grechetto è possibile fare un viaggio nel tempo che dalla Magna Grecia ci porta alla contemporaneità: questo vitigno bianco così antico e versatile è oggi il cuore aromatico delle produzioni vinicole del Centro Italia e dell'Umbria in particolare, terra di cui racconta storia e sapori. E voi siete curiosi di assaggiarlo?