Paesaggi incontaminati, borghi medievali e boschi incantati in cui far correre la fantasia, e poi ancora la storia, il cibo e il buon vino: racchiudere l'Umbria in un'unica cartolina potrebbe essere riduttivo, ecco perché per coglierne l'essenza più autentica non c'è niente di meglio che godersela tappa dopo tappa, regalandosi una rigenerante full immersion in questa terra affascinante. Quale modo migliore per farlo se non in sella a una moto o a una bicicletta? Che siate biker o ciclisti, poco importa: in Umbria troverete l'itinerario giusto per godersi il panorama con il vento tra i capelli: ecco due proposte perfette per apprezzare gli scorci più belli dell'Umbria in moto o in bici.
Alla scoperta dell'Umbria sulla Strada del Sagrantino
E' uno dei percorsi più apprezzati dagli amanti delle due ruote che, tra sentieri immersi nel verde, splendide cittadine e vigneti di Sagrantino a perdita d'occhio, possono gustare tutto il meglio di un weekend in libertà. Il tragitto, noto non a caso come “Strada del Sagrantino", si estende su poco più di 50 km tra Bevagna e Montefalco, suggestiva cittadina in provincia di Perugia. E' perfetto per coniugare storia, arte e paesaggio e per assaporare la ricca enogastronomia locale. Scopriamo insieme due delle tappe più suggestive di questo itinerario tutto da esplorare.
Partiamo da Bevagna, uno dei Borghi più belli d'Italia.
Bevagna: un tuffo nell'atmosfera medievale
Prima tappa del nostro cammino lungo le strade del Sagrantino è Bevagna. Qui, in questa cittadina di origine etrusca, ancora oggi si respira tutto il fascino dell'atmosfera medievale, che rivive nell'assetto urbanistico del borgo, negli archi a sesto acuto e nelle minuscole finestre che punteggiano i palazzi storici. L'antica Mevania, la “terra di mezzo" dei Romani, prosperava grazie alla floridezza dei suoi scambi commerciali ed era il centro nevralgico della Via Flaminia e della sua importante viabilità. Perfetta per un'escursione sulle tracce del passato storico della regione, Bevagna si svela tra le terme romane, il museo civico di Palazzo Lepri e la splendida Piazza Filippo Silvestri: qui, accanto a imponenti edifici religiosi come le chiese di San Silvestro, San Michele Arcangelo e San Domenico e Giacomo, si staglia l'elegante Palazzo dei Consoli. Oggi sede del comune, l'edificio è al centro della vita civile sin dall'epoca medievale. Palazzo dei Consoli, inoltre, è legato al famoso “Mercato delle Gaite", la rievocazione storica che ogni anno nel mese di giugno riporta in vita i quartieri medievali, le “Gaite", appunto, che animavano la quotidianità cittadina. Durante la manifestazione turisti e residenti hanno l'opportunità di passeggiare tra le antiche botteghe che riaprono i battenti e di assistere alle varie competizioni che vedono sfidarsi le Gaite di San Giovanni, Santa Maria, San Giorgio e San Pietro. Un'occasione imperdibile per entrare in contatto con la storia del borgo e per arricchire il proprio viaggio di un'esperienza unica.
Attraverso i vari snodi tra le strade regionali e provinciali che scandiscono il territorio, l'itinerario vi porterà ad attraversare piccole città come Gualdo Cattaneo, Giano dell'Umbria e Castel Ritaldi, perfette per una passeggiata veloce, per un caffè o uno spuntino al volo prima di ripartire alla volta di Montefalco.
Montefalco: alla scoperta della “Ringhiera dell'Umbria"
Questa affascinante cittadina, che porta nel nome un omaggio a Federico II e alla sua passione per la caccia al falcone, ha il suo cuore pulsante nella grande piazza circolare nota come “Campo del certame". Qui si affacciano il palazzo comunale, il suggestivo teatro edificato sulle rovine della chiesa di San Filippo Neri, il piccolo oratorio di Santa Maria e una serie di dimore signorili del Cinquecento. Chi si ferma per una rapida visita in città, prima di proseguire il proprio itinerario in moto o in bici, può partire dal Campo del Certame per raggiungere il Rione di Colla Mora. E' questa la parte medievale della città: qui vale la pena visitare la Chiesa di San Francesco, che ospita opere d'arte di grande valore, tra cui una Natività del Perugino, affreschi di scuola umbra del '400 e le Scene della Vita di San Francesco firmate da Benozzo Gozzoli, allievo del Beato Angelico.
Prima di riprendere il proprio cammino non può mancare una tappa veloce alle vecchie mura della città: qui i vigneti di Sagrantino si intrecciano con la fitta vegetazione di bosco incorniciando lo spettacolare belvedere di Montefalco, che offre una vista mozzafiato sullo splendido paesaggio umbro, non a caso quest'area cittadina è nota anche come “La ringhiera dell'Umbria".
Tappa a Còlpetrone: lì dove nasce il Sagrantino
Dopo un itinerario così, un assaggio di Sagrantino è d'obbligo. Per farlo vi basterà raggiungere la splendida Tenuta di Còlpetrone, una delle realtà produttive più importanti del comprensorio della DOCG di Montefalco. Dopo un giro in paese non c'è niente di meglio di una passeggiata tra i floridi vigneti che circondano il sito produttivo, per poi fare tappa in cantina e scoprire il Sagrantino Montefalco DOCG, qui declinato in tre prestigiose versioni: “Sacer", "Ò di Còlpetrone" e “Memoira". Questa etichetta, in particolare è fresca di medaglia d'oro al Berliner Wein Trophy 2023 per l'annata 2015, manifestazione in cui ha trionfato anche il Montefalco rosso Còlpetrone 2019, anch'esso proposto in degustazione con salumi e formaggi locali con gli altri vini di Còlpetrone: il Sacer Umbria Rosso IGT, il Grechetto Umbria IGT e il Montefalco Sagrantino Passito.
Lungo la Ciclovia del Tevere: Montone e l'Abbazia di San Salvatore di Montecorona
Se invece siete curiosi di esplorare l'Umbria in bici, uno dei percorsi ciclabili più interessanti è quello che si snoda lungo la Ciclovia del Tevere. L'intero tracciato si sviluppa per 85 km e da Città di Castello arriva fino a Perugia costeggiando le sponde del fiume. I più allenati possono percorrerlo tutto, magari in mountain bike o in sella a una bici a pedalata assistita, vista la presenza di tratti più impegnativi. Per chi, invece, volesse godersi una passeggiata nella natura senza sforzo, l'ideale è scegliere un tragitto più breve, individuando un paio di tappe interessanti. Senz'altro tra i luoghi da non perdere ci sono il piccolo borgo di Montone e l'Abbazia di San Salvatore di Montecorona.
Una passeggiata a Montone, la città della Santa Spina
Questa cittadina medievale si sviluppa attorno al castello che, secondo la tradizione, venne edificato dalla famiglia Fortebracci. Chi fa tappa al borgo ha la possibilità di apprezzarne il prezioso patrimonio artistico e di immergersi nella sua storia, a partire dalla Rocca di Braccio, che domina la parte vecchia della città e sui cui ruderi il Papa Sisto IV della Rovere fece costruire il convento di Santa Caterina. Da non perdere la Chiesa di San Gregorio Magno, che custodisce la Santa Spina della corona di Gesù. Proprio a questa antichissima reliquia è dedicata la Festa della donazione della Santa Spina, sotto il patrocinio dell'UNESCO dal 2007, che viene celebrata ogni anno la penultima domenica di agosto. In questa occasione si svolgono rievocazioni medievali che animano i tre rioni di Montone: Porta del Borgo, Porta del Monte e Porta del Verziere.
Abbazia di San Salvatore di Montecorona
La seconda tappa del nostro itinerario cicloturistico ci porta all'Abbazia di San Salvatore di Montecorona. Fondata, come vuole la tradizione da San Romualdo, il complesso accrebbe il suo potere nel giro di due secoli, estendendo la propria giurisdizione a oltre 20 chiese. Storicamente abitato dai monaci camaldolesi, il complesso passò ai Cistercensi per quasi tre secoli, poi tornò ai Camaldolesi nel 1523. Nello stesso periodo venne edificato l'eremo sulla sommità di Montecorona. Luogo di vita contemplativa, San Salvatore di Montecorona rappresentò nei secoli anche un importante centro economico, noto in particolare per la sua farmacia e per i medicinali ricavati dalle piante officinali del territorio. Visitando l'abbazia gli amanti dell'arte sacra apprezzeranno la chiesa romanica con pianta a tre navate, la cripta e il ciborio dell'VIII secolo proveniente dalla Chiesa di San Giuliano delle Pignatte.
Un soggiorno relax tra gli uliveti della Tenuta di Montecorona
Per completare il mini itinerario lungo la Ciclovia del Tevere non c'è niente di meglio che concedersi un weekend di relax tra storia e natura. In questo caso la location ideale è la suggestiva Tenuta di Montecorona, che sorge proprio nel cuore dell'abbazia camaldolese. Circondata da 2mila ettari di terreni, la tenuta è un prezioso pezzo di storia del territorio e rappresenta una delle più importanti realtà agricole locali: è famosa, infatti, per la sua produzione di olio extravergine di oliva, oltre che per un'importante coltivazione di pesche. Ma c'è di più. In tenuta, infatti, è presente anche una raffinata struttura ricettiva ricavata all'interno dell'antica badia fondata da San Romualdo, un'occasione unica per immergersi nella tranquilla atmosfera della campagna umbra, godendo di una vista mozzafiato sull'eremo che domina la valle e lasciandosi coccolare dalle prelibatezze preparate dal ristorante “Abbazia di Montecorona". Quale modo migliore per gratificarsi dopo una lunga pedalata?
Per chiunque ami immergersi nel verde e viaggiare senza fretta alla scoperta di borghi, antiche rocche e paesaggi mozzafiato, l'Umbria rappresenta un luogo magico, da scoprire in moto o magari in sella alla propria bicicletta.
E voi avete già scelto il vostro itinerario?