MODALITÀ DI PREPARAZIONE
Sulla spianatoia in legno setacciamo la farina disponendola a fontana creando un vulcano centrale nel quale andremo ad aggiungere un bicchiere di acqua, un pizzico di sale e uno di pepe nero, un filo d'olio evo nella quantità' di due cucchiai da minestra e, a discrezione, un uovo intero.
Iniziamo quindi a lavorare energicamente l'impasto, incorporando altra farina se necessario, fino ad avere un impasto liscio, omogeneo e sufficientemente elastico.
Far riposare un’ora circa in frigorifero l’impasto e successivamente procediamo alla realizzazione dei Pici, staccando un pezzetto di impasto, ungendolo con pochissimo olio e lavorandolo sula spianatoia allungandolo mano a mano con movimento rotatorio cercando di assottigliarlo senza romperlo fino ad ottenere in pratica dei grossi spaghetti del diametro di alcuni millimetri (3/5 mm.)
Per quanto possa sembrare una ricetta semplicissima è consigliabile prestare molta attenzione ad alcuni dettagli per ottenere un risultato ottimale.
La scelta del formaggio da utilizzare deve orientarsi su formaggi semi stagionati e ricchi di sapore ma soprattutto idonei ad una “fonduta”, che otterremo scaldando a bagnomaria con l’aggiunta di una piccola quantità di acqua di cottura, o come in questo caso , l’acqua stessa dove ho lasciato in infusione gli stimmi di zafferano al fine di estrarre al meglio il suo aroma e il suo profumo (0,25 gr di stimmi di zafferano sono sufficienti per 4-5 persone).
Consiglio di usare un mix di ottimo pecorino romano e pecorino nero della Val’Orcia, calcolandone circa 60-70 gr come quantitativo sufficiente al condimento di una porzione di pici da 140-150 gr per ogni commensale.
Alla fonduta di pecorino , da preparare durante la cottura della pasta, aggiungerò quindi il pepe nero macinato fresco a mulinello e in ultimo l’infuso di acqua con gli stimmi di zafferano , e nella stessa, una volta che la fonduta è omogenea per colore e consistenza, andrò a mantecare i pici cotti al dente.