Parola d'ordine esperienza: l'evoluzione dell'enoturismo è una storia da raccontare tra degustazioni, escursioni nei vigneti e full immersion sul territorio, un approccio che spinge le tendenze di viaggio in una dimensione fruitiva tutta nuova. In quest'ottica chi viaggia sulle strade del vino alla scoperta di nuove proposte sa che la cantina non solo è il cuore pulsante dell'esperienza enologica, ma soprattutto il punto di partenza per vivere il prodotto a partire dai luoghi in cui nasce, un modo per respirare quell'humus produttivo e culturale che regala a ogni bottiglia la sua unicità. Ecco perché gli italiani richiedono con sempre maggiore frequenza pacchetti viaggio che comprendano una visita in cantina con pernottamento. Su questo fronte la Toscana, terra di vini pregiati e amati in tutto il mondo, è ricca di siti produttivi che offrono questa formula. Ma in cosa consiste un itinerario enoturistico? Scopriamolo insieme!
Enoturismo: i dati in Italia
Chi ama viaggiare sa anche che il tempo a disposizione per entrare in contatto con un territorio non è mai abbastanza: nel breve volgere di un weekend o al massimo di una settimana è possibile cogliere alcuni tratti salienti dei luoghi visitati, ma quando è tempo di ripartire si resta spesso con il desiderio di tornare per scoprire tutto ciò che è sfuggito durante il viaggio. In questi casi non è solo questione di quanto tempo trascorriamo in un luogo, ma di come lo impieghiamo: quel che serve è tempo di qualità. E' proprio questa la filosofia alla base del sempre più popolare turismo esperienziale, una formula di viaggio “slow" che punta su itinerari tematizzati, che offrono l'impagabile opportunità di entrare in contatto con una località in modo immediato e autentico. L'enoturismo parte proprio da qui e propone una formula che sta spopolando tanto tra gli appassionati di vino, quanto tra gli amanti dei viaggi.
I numeri, d'altra parte, parlano chiaro: secondo quanto riporta l'amministratrice delegata di Enit, l'Agenzia Nazionale del Turismo, Roberta Garibaldi, citando il XVII Rapporto dell'Osservatorio sul Turismo del vino (che ha fotografato lo scenario nazionale tra 2020 e 2021), i turisti appassionati di percorsi enologici sono circa 14 milioni e alimentano un indotto che in tutto vale 2,5 miliardi di euro l'anno. La conferma arriva anche dall'ultimo Rapporto Coldiretti/lxè: l'enoturismo piace al 58% degli italiani. Proprio l'Italia, con i suoi 415 vini DOC o DOCG, è una delle cinque mete preferite dagli appassionati di questo tipo di itinerari, una speciale top five in cui il Bel Paese è al primo posto. Il rapporto, in particolare, fornisce anche una panoramica sulle regioni che hanno registrato il più alto numero di prenotazioni tra i fan dell'enotursimo: tra tutte domina la Toscana, seguita da Lazio, Veneto, Campania e Sicilia.
Cantine con pernottamento: la nuova frontiera del turismo
Nel solco di questa tendenza sono sempre più numerose le cantine che offrono anche il pernottamento, tanto che sul popolare sito Airbnb, non a caso, oggi esiste anche la categoria “vigneti", segno che la tradizionale visita con degustazione è ormai un modello consolidato a cui fanno da corollario altre forme di svago concepite per valorizzare al massimo i luoghi che circondano le aziende vitivinicole.
Se la cantina è il luogo ideale per osservare da vicino il processo di vinificazione e per apprezzare le caratteristiche di annate ed etichette, la nuova frontiera della vacanza a tema enogastronomico si è spostata tra i filari: proprio i terreni vitati che circondano i siti produttivi, infatti, sono perfetti per coniugare il piacere di una passeggiata nella natura, a piedi o magari in bici, con la possibilità di sviluppare percorsi di approfondimento dedicati ai vitigni e alle caratteristiche del prodotto finale. Ma c'è di più: sono sempre più numerose, infatti le aziende vitivinicole che valorizzano i propri spazi outdoor trasformandoli in location mozzafiato per banchetti o eventi a tema: chi non si è mai lasciato conquistare dal fascino glamour e accogliente di una cena o di un picnic in vigna?
Il vino, poi, è parte integrante delle attività produttive di una regione ed è profondamente radicato alla sua storia e alla sua cultura, ecco perché ogni itinerario enoturistico prevede sempre alcune tappe nei dintorni di cantine e tenute, per far sì che l'esperienza sul territorio acquisisca tridimensionalità.
In quest'ottica molte realtà produttive legate alle principali etichette nazionali già da tempo hanno declinato la propria offerta su questo nuovo trend, proponendo ai visitatori, oltre alla tappa in cantina, vere e proprie soluzioni ricettive pensate per immergersi in una dimensione di relax a stretto contatto con la natura circostante.
Seguire le tracce del vino, dunque, è un'attività sempre più popolare non solo tra esperti e appassionati, ma anche tra i viaggiatori che cercano uno storytelling più diretto e concreto, in una parola: esperienziale.
Che apparteniate alla prima categoria o alla seconda, poco importa: se siete in procinto di organizzare il vostro eno-itinerario in Toscana, ecco le proposte di Tenute del Cerro da non perdere!
Il Vino Nobile di Montepulciano nello scenario di Villa Grazianella
Per scoprire il Vino Nobile, Montepulciano vi attende. Qui, in località Acquaviva, “Fattoria del Cerro" è pronta ad accogliervi. Nella storica azienda produttrice di Nobile toscano potrete entrare in contatto con questa pregiata produzione e regalarvi un indimenticabile soggiorno in una delle eleganti camere con vista del Relais Villa Grazianella. La bottaia vi schiuderà tutti i segreti del Nobile di Montepulciano, qui prodotto oltre che in versione “Riserva DOCG", anche nelle varianti “Silìneo" e “Antica Chiusina, insignite rispettivamente dei Tre bicchieri del Gambero Rosso per l'annata 2019 e delle Tre stelle oro dei “Vini di Veronelli" per l'annata 2018.
I vigneti che circondano la proprietà, da esplorare in sella a una e-bike, vi racconteranno la genesi del vino, a partire dalla lavorazione delle uve di Prugnolo Gentile. Al termine di una giornata trascorsa nella natura o alla scoperta di arte e cultura del territorio, poi, potrete concedervi un tuffo nei sapori della cucina toscana: coccolati dallo chef di Villa Grazianella, apprezzerete il connubio tra piatti tipici e Vino Nobile, in una proposta che celebra semplicità e tradizione.
Brunello e Moscadello a due passi da Montalcino
La Toscana è anche la patria del Brunello: chi lo ama sa che per scoprirne le peculiarità è d'obbligo una tappa a Montalcino. Proprio a pochi passi dal piccolo borgo che dal 2004 è Patrimonio dell'Umanità Unesco, sorge “La Poderina". Qui, in località Castelnuovo dell'Abate, la tenuta è sede di un importante centro produttivo del “Brunello DOCG": una full immersion in cantina è il modo migliore per degustarlo anche nella versione “Riserva" in abbinamento a salumi e formaggi locali. La Poderina offre, inoltre, la possibilità di apprezzare anche altre produzioni come il “Rosso di Montalcino DOC" e il “Moscadello di Montalcino DOC", etichetta che insieme al “Poggio Abate" ha ricevuto le Tre stelle oro della Guida Veronelli - entrambe le produzioni per l'annata 2016.
In linea con le più recenti tendenze dell'enoturismo, anche La Poderina mette a disposizione dei propri ospiti due appartamenti per trascorrere un soggiorno all'insegna del buon vino e della natura: tra una degustazione e una passeggiata alla scoperta della Val D'Orcia è possibile approfondire la conoscenza dei vitigni autoctoni toscani durante un divertente giro tra i vigneti in fuoristrada.
La Toscana è una terra da vivere intensamente. Potete esplorarla nei suoi luoghi più affascinanti, oppure potete cercarne il volto più autentico lungo le strade del vino e nelle cantine con pernottamento: tradizioni, etichette e vitigni autoctoni vi racconteranno una storia produttiva antica e affascinante. Voi avete già scelto da dove far partire il vostro viaggio?