Sospesa tra storia e natura e incastonata nella Valle Umbra, la città di Foligno gode di una fama internazionale legata alla sua posizione geografica, considerata sin dall'antichità centrale rispetto al territorio italiano. Affacciato sulle sponde del fiume Topino, questo affascinante comune in provincia di Perugia rappresenta da sempre una piccola perla da scoprire senza fretta, magari lungo un itinerario pensato per conoscere e apprezzare tutte le splendide sfumature della terra umbra in modalità slow. Ecco i nostri consigli di viaggio per godersi il meglio del territorio.
Foligno: cosa vedere nella città cuore dell'Italia
Tra arte sacra, percorsi culturali e naturalistici e un salto in cantina alla scoperta dei vini di Montefalco, chi raggiunge Foligno di fatto arriva al centro dello Stivale: scopriamo insieme questa suggestiva località attraverso una panoramica dedicata ai luoghi iconici e alle tappe da non perdere durante una visita in città.
“Lu centru de lu munnu"
Sembra solo una leggenda, ma la storia della centralità di Foligno è qualcosa di tangibile, da toccare con mano ancora oggi. Se anticamente la città veniva considerata non solo il cuore del territorio italiano, ma addirittura dell'Europa e del Mediterraneo, nell'Ottocento questa particolare posizione è stata calcolata con esattezza e fissata al centro del Trivio, il punto esatto in cui confluivano tutte le principali arterie cittadine. In epoca più recente, precisamente negli anni '50, il “centro del mondo" è stato oggetto di una nuova misurazione che lo ha ricollocato esattamente nel mezzo del biliardo presente all'interno dello storico “Gran Caffè Sassovivo": a indicarlo è stato per decenni un birillo rosso.
Oggi che il Gran Caffè non c'è più, a indicare il centro, che da Foligno si irradia all'intero globo, è ancora lo stesso birillo rosso: incastonato in un cristallo e inserito nel pavimento del negozio che oggi sorge al posto dell'antica caffetteria, questo piccolo oggetto è una vera e propria capsula del tempo. A suggellare questa storia affascinante è stata anche una delibera del Consiglio comunale di Foligno che nel 2009 ha riconosciuto il Trivio come “Lu centru de lu munnu", appunto il “Centro del mondo".
La città, caratterizzata da una forte identità che molto deve proprio alla sua posizione, ha origini antiche: fondata nel X secolo dagli Umbri Fulginantes, prese il nome di Fulginium sotto i Romani. Dominata da Longobardi e Franchi, Foligno passò poi sotto il controllo del Ducato di Spoleto fino al 1198, quando Papa Innocenzo III la annesse allo Stato Pontificio. L'anno 1255 segna l'inizio del periodo comunale, poi nel 1439 la città torna allo stato della Chiesa, prima di diventare parte del Regno d'Italia. Per struttura e caratteristiche Foligno rispecchia perfettamente l'avvicendarsi delle epoche che ha attraversato e che oggi sono tangibili nei palazzi del centro storico e nelle suggestive località che punteggiano i dintorni: per scoprirli può bastare una breve vacanza o un week end. Ecco qualche spunto per costruire il proprio itinerario dedicato a questa splendida cittadina medievale.
Piazza della Repubblica: il cuore pulsante di Foligno
Non c'è itinerario dedicato alla scoperta di Foligno che non inizi in Piazza della Repubblica. Questo luogo, un tempo noto come Piazza Grande, è legato alla storia di San Francesco: proprio qui il Santo di Assisi, spogliandosi dei beni materiali, iniziò il suo cammino spirituale votato alla povertà.
Per chi arriva a Foligno Piazza della Repubblica rappresenta la cornice che racchiude i principali edifici storici della città: il Palazzo del Podestà, il Duomo e Palazzo Trinci definiscono scenograficamente la piazza e guidano idealmente i visitatori in un percorso di visita che intreccia arte e storia locali.
Osserviamoli da vicino.
Palazzo del Podestà
Ricostruito tra il 1546 e il 1642, il Palazzo del Podestà ha origini medievali. La facciata in stile neoclassico, invece, è frutto della ricostruzione operata nel 1835, dopo i danni subiti dall'edificio durante il terremoto del 1832. Fu poi un altro terremoto a rendere il municipio tristemente famoso: nel 1997, infatti, il sisma che colpì Umbria e Marche causò il crollo della torre del palazzo, il famoso “torrino". Cuore pulsante della vita cittadina in epoca comunale, il Palazzo del Podestà è legato alla stampa della prima edizione della Divina Commedia di Dante: era l'11 aprile del 1472 e Johannes Numeister, allievo di Gutenberg, portò nel palazzo questa importante attività tipografica, che ancora oggi viene celebrata dalle annuali Giornate Dantesche: da sempre in programma tra aprile e maggio, questa manifestazione anima la città con conferenze, letture e attività didattiche dedicate ai più piccoli.
Il Duomo
Le sorti di questo pregiato edificio religioso sono legate agli eventi sismici che hanno scosso l'Umbria nel 1997 e poi di nuovo nel 2006, quando ne è stata dichiarata la totale inagibilità. Oggi il Duomo di Foligno è un'opera di arte religiosa da ammirare solo esternamente: il suo imponente portale, scolpito dai maestri Rodolfo e Binello, esalta la facciata in stile romanico umbro. La chiesa è dedicata a San Feliciano: il patrono della città è stato martirizzato nel 251 d.C. proprio nell'area su cui il complesso religioso è stato edificato tra il 1113 e il 1201.
Palazzo Trinci
Questo edificio, realizzato per volere di Ugolino Trincio, fu la dimora dei Trinci, signori della città tra il 1305 e il 1539, subito dopo è passato sotto il controllo dei governatori pontifici. Adibiti a uffici dopo l'Unità d'Italia, gli ambienti del palazzo ospitano oggi il ricco polo museale cittadino: qui, oltre a un interessante percorso di visita che si snoda tra le sale riccamente decorate, è possibile apprezzare le collezioni della Pinacoteca civica e scoprire la storia del territorio negli spazi del Museo Archeologico e del Museo Multimediale dei Tornei, delle Giostre e dei Giochi.
I turisti che visitano Palazzo Trinci per la prima volta restano affascinati dai decori geometrici della splendida scala gotica che porta al primo piano.
L'arte sacra folignate
Agli appassionati di arte sacra Foligno riserva due tappe di grande valore: la Chiesa di Santa Maria Infraportas e l'Oratorio della Nunziatella. La prima rappresenta uno degli esempi più interessanti di architettura romanica presenti sul territorio. Al suo interno è possibile ammirare una splendida Madonna del Latte di Giovanni Corraduccio e una Madonna con Bambino e San Giovanni Evangelista firmata da Ugolino di Gisberto. Notevoli anche le Crocifissioni che impreziosiscono le nicchie presenti lungo la navata destra.
Situato non lontano dal Duomo, l'Oratorio della Nunziatella è celebre per l'affresco dell'Annunciazione a cui nel 1489 vennero attribuiti diversi eventi miracolosi, tanto che l'edificio è stato a lungo meta di pellegrinaggio. L'oratorio è oggi molto apprezzato dai visitatori anche per il Battesimo di Gesù realizzato dal Perugino tra il 1497 e il 1507.
Una curiosità: la “Calamita cosmica"
Tra le particolarità a cui dedicare una visita durante una passeggiata in città c'è poi la “Calamita cosmica", la sorprendente opera d'arte realizzata nel 1988 dall'artista anconetano Gino De Dominicis. Si tratta di una gigantesca riproduzione dello scheletro umano che presenta un becco al posto del naso ed è sormontata da un'asta dorata che parte dall'indice della mano destra. Acquistata dalla Cassa di Risparmio di Foligno, l'opera è stata oggetto di una serie di esposizioni internazionali prima di approdare alla sua collocazione definitiva nell'ex chiesa della Santissima Trinità.
Il profumo dei vini di Montefalco
Non c'è caratteristica, sapore o identità territoriale che non trovi espressione nel profumo del vino: in questo Foligno e il suo territorio non fanno eccezione e da sempre collocano una delle proprie cifre distintive nella produzione vinicola di Montefalco. Per immergersi in questa dimensione aromatica dal sapore antico basterà raggiungere la Tenuta di Còlpetrone. Qui, nel cuore del comprensorio della DOCG Sagrantino Montefalco, l'azienda vitivinicola del Gruppo Unipol, rappresenta una delle realtà produttive più importanti, una tappa che offre agli appassionati l'opportunità di assaporare i pregiati vini prodotti da uve Sagrantino e qui declinati nelle etichette “Memoira", “Sacer", "O' di Còlpetrone" e in versione passito. A completare la gamma ci sono poi il Rosso di Montefalco DOC e il Grechetto Umbria IGT.
Oltre a scoprire tutti i segreti della produzione che l'azienda porta avanti dal 1995, chi si regala una tappa nella cantina di Còlpetrone ha la possibilità di entrare in contatto con il volto autentico del territorio attraverso i suoi sapori e le sue tradizioni.
Arte, storia e paesaggio: Foligno è una città in cui questi elementi trovano una magica centralità, in perfetta coerenza con la tradizione che sin dall' antichità considera la città “lu centru de lu munnu". E voi avete già programmato il vostro viaggio “al centro del mondo"?