Del suo paesaggio placidamente adagiato tra le colline si innamorò anche Herman Hesse che alla moglie decantò valli, foreste, conventi e cascate di questa piccola cittadina incastonata nel cuore dell'Umbria: parliamo di Spoleto. Conosciuta come la “città delle cento torri", questa località in provincia di Perugia deve la sua bellezza alla posizione privilegiata tra il colle Sant'Elia, alle pendici del Monteluco, e i monti della Valnerina.
Il centro storico di Spoleto è un piccolo scrigno di meraviglie che testimoniano il suo imponente passato, una nuova e piacevole scoperta per chi la visita per la prima volta. Cuore pulsante di eventi culturali di importanza internazionale, come “Il Festival dei Due Mondi", è la meta perfetta per una tappa durante un viaggio in Umbria, ma è anche la destinazione ideale per un romantico week end a due. Se state già pensando di farci un salto, ecco la nostra mini guida su cosa vedere a Spoleto.
A spasso nella storia
Le prime tracce storiche di Spoleto risalgono all'età del Bronzo, mentre i ritrovamenti più interessanti, che documentano la centralità della città nella valle umbra, appartengono all'età del Ferro. Da quel primo antico insediamento discende la colonia romana, istituita formalmente nel 241 a.C. con il nome di Spoletium. Rimase sempre fedele a Roma, soprattutto durante le Guerre puniche, quando respinse con decisione Annibale dopo la sua vittoria al Trasimeno. Capitale dell'omonimo ducato sotto i Longobardi,
Spoleto passò sotto la dominazione dei Franchi fino allo smembramento dell'impero carolingio. Rasa al suolo dal Barbarossa nel 1155, diventò terreno di contesa tra l'Impero e la Chiesa a cui fu infine aggregata da Papa Innocenzo III nel 1198. Colpita dal terremoto nel 1298 e dilaniata dai conflitti tra Guelfi e Ghibellini, la città ritrovò la pace per opera del Cardinale Egidio Albornoz che ne fece un importante centro pontificio in cui inviò governatori autorevoli, tra questi figura anche Lucrezia Borgia.
Il centro storico, scrigno del territorio
Che la si scelga per una tappa veloce lungo un itinerario alla scoperta dell'Umbria, o che invece la si raggiunga per trascorrere un week end di relax all'insegna del turismo slow, Spoleto conquista il cuore dei turisti italiani e stranieri. Passeggiando nel suo centro storico ricco di storia si respira un'atmosfera unica: gli stretti vicoli che ricalcano l'impianto medievale si snodano attraverso i principali punti d'interesse della città accompagnando il visitatore in un vero e proprio viaggio nel tempo.
Se state programmando la vostra tappa a Spoleto, ecco la lista dei luoghi da non perdere.
La Rocca di Albornoz
E' il monumento che domina la città dall'alto e racconta del tempo in cui Spoleto era sotto la dominazione dello Stato pontificio. La Rocca di Albornoz è il punto di partenza ideale per un percorso alla scoperta della città. Edificata a partire dal 1359, l'imponente fortezza si erge sul Colle Sant'Elia e da lì domina tutta la vallata. Il progetto edilizio prende le mosse dal desiderio di Papa Innocenzo VI di ristabilire l'autorità pontificia in città: per farlo venne inviato in Italia il potente Cardinale Albornoz che affidò la direzione dei lavori a Matteo Giovannello da Gubbio, detto “Gattapone". Protetta da un solido sistema di torri squadrate la Rocca contempla un Cortile d'onore, che oggi ospita il museo del Ducato, e un Cortile d'armi, sede di un teatro all'aperto.
Il Ponte delle torri
Lungo oltre 200 metri e alto 82, lo spettacolare Ponte delle Torri è da sempre uno dei monumenti simbolo di Spoleto, tanto che persino Goethe lo cita nel suo “Viaggio in Italia" del 1816. La sua costruzione viene fatta risalire a un'epoca compresa tra il XIII e il XIV secolo. Realizzato in calcare locale, l'opera è sorretta da nove piloni alternati ad arcate ogivali e figura tra le più grandi opere in muratura dell'età antica. La sua funzione originaria era quella di trasportare l'acqua dal monte alla città attraverso il canale collocato sulla sua sommità. Grazie al camminamento che si snoda lungo il versante nord ancora oggi il Ponte delle Torri rappresenta un elemento di collegamento tra il Monteluco, la Rocca e il centro storico della città.
Una passeggiata in centro
Scendendo dalla Rocca ci si inoltra nel pittoresco centro storico di Spoleto che conserva intatta l'atmosfera dell'antica Roma: ne è una testimonianza il Teatro romano. La struttura risalente al I secolo a. C. si inserisce nel complesso monumentale di Sant'Agata e insieme al Museo Archeologico nazionale di Spoleto ospita concerti e spettacoli, tra cui l'annuale “Festival dei due Mondi".
Il cuore pulsante del centro si trova in Piazza del Duomo: qui a guidare lo sguardo è la celebre scalinata che si snoda fino alla cattedrale e che ha catturato l'attenzione del pubblico televisivo anche grazie alla fiction “Don Matteo".
Sulla piazza si affacciano numerosi punti di interesse, tra questi meritano una visita il Teatro di Caio Melisso, il cinquecentesco Palazzo Racani Arroni e il Palazzo comunale, che custodisce al suo interno la Casa Romana: questa splendida domus del I secolo d. C, i cui lavori di scavo sono iniziati a fine '800 grazie all'ambasciatore inglese Sir Savile Lumeley, è strutturata in diversi ambienti e presenta pavimenti a mosaico arrivati a noi quasi intatti.
Oltre alla Casa Romana, nel Palazzo comunale è possibile ammirare anche opere pittoriche di grande pregio, come una tela del Guercino e due affreschi di Giovanni di Pietro detto “Lo Spagna".
Il centro della piazza, naturalmente, è caratterizzato dal Duomo.
Il Duomo
Edificata sul finire del XII secolo sulla preesistente Chiesa di Santa Maria in Vescovado, la Cattedrale di Santa Maria Assunta domina Piazza del Duomo con la sua iconica “facciata a capanna" decorata con il mosaico del Cristo benedicente di Solstreno. È uno dei luoghi più affascinanti del centro storico di Spoleto. La stratificazione stilistica dei decori e delle sue forme intreccia il Romanico dell'architettura con lo stile rinascimentale del portico e con gli interni barocchi che ospitano affreschi del Pinturicchio e di Filippino Lippi.
Spoleto è anche terra di vini: se dopo aver visitato il centro storico e aver ammirato il paesaggio mozzafiato che si gode dalla Rocca e dal colle Sant'Elia avrete voglia di concedervi una pausa prima di ripartire verso una nuova tappa del vostro viaggio, magari alla volta di Orvieto, o di Perugia, non vi resta che regalarvi un'esperienza immersiva nei luoghi del Sagrantino, un vitigno autoctono che figura tra i più antichi d'Italia e da cui vengono prodotti i vini di Montefalco.
Il posto ideale per esplorare questo contesto vitivinicolo è la Tenuta di Còlpetrone. Scopriamola insieme.
Una tappa a Còlpetrone
Il nostro viaggio nelle terre del Sagrantino ci porta nella Tenuta di Còlpetrone: una delle più importanti aziende produttrici della DOCG di Montefalco. Siamo nel cuore di un'area collinare immersa nei vigneti, a pochi passi da Spoleto, Orvieto e Perugia: qui, durante un percorso di degustazione in cantina, è possibile assaporare l'unicità del Montefalco Sagrantino DOCG, che la tenuta produce anche nelle versioni “Sacer", premiato con la Gold Medal al Mundus Vini del 2010, “Memoira", 93 punti Suckling nel 2013, e “Ò di Còlpetrone".
In tenuta, inoltre, è possibile assaporare anche il “Montefalco Rosso DOC" e il “Montefalco Sagrantino Passito DOCG".
Paesaggio, storia, arte e antichi vitigni: Spoleto è davvero una città affascinante, pronta a conquistarvi con la sua magia, avete già in programma di visitarla?